Assertività, come stile di vita
Stavo valutando il
prossimo argomento su cui scrivere ed ecco arrivare la lettera di
Emma, una cara amica iscritta alla mia mailing list da tanto tempo
(non so come faccia ancora a sopportarmi). Le prime righe della Sua
gentilissima lettera, erano piene di complimenti, che per ovvie
ragioni tralascio. Ad un certo punto diceva …. “approfitto pertanto,
visto la gentilezza e la tua trasparenza e chiarezza nel farti la
seguente domanda: si sente spesso parlare di assertività, ossia la
capacità di adottare un comportamento positivo che ci permette di
precisare quello che si vuole, quello di cui si ha bisogno… nel
rispetto dei diritti altrui che delle persone che ci sono vicine.
Ciò premesso, desidererei cortesemente sapere se tale argomento è
già stato da te trattato e se sì, eventualmente dove lo posso
trovare?”…….
Cominciamo ad
affermare che il successo di ogni azienda è basato principalmente
sulla qualità del rapporto con i suoi dipendenti, sulla loro
motivazione, sulla loro capacità di sentirsi parte integrante del
processo aziendale e sulla loro realizzazione personale e sociale.
Posso affermare, senza aver timore di essere smentito, che la
capacità di comunicare è fondamentale per la soluzione di problemi,
la riduzione delle ansie e tensioni, nonché per gestire al meglio i
conflitti. Purtroppo, nella realtà delle nostre imprese, ciò non
accade spesso. Molti imprenditori, manager, dirigenti ma anche
semplici “capi reparto” dovrebbero, a mio modesto avviso, imparare a
comunicare meglio nonché cercare di sviluppare le proprie
caratteristiche “assertive” (perché tutti noi ne abbiamo, solo che
in molti giacciono nascoste).
Ma veniamo al
significato comune del termine “assertivo”, che nella lingua
italiana è quello di “affermativo”; ed “affermativo” a sua volta, è
sinonimo di “positivo”. Pertanto, è chiaro a tutti che una persona
assertiva non potrà mai approcciare i problemi e la vita, in genere,
pensando in maniera negativa. Essere assertivi, quindi, significa
saper comunicare senza troppe paure, esprimere con autorevolezza
(e mai autorità) il proprio punto di vista senza sopraffare
quello degli altri, raggiungere i propri obiettivi senza essere
aggressivi, rispettando i desideri e gli obiettivi di chi abbiamo
intorno, ascoltare le persone in maniera attiva (sono sempre più
rare le persone che sanno ascoltare, che non fanno solo finta),
assumersi le proprie responsabilità, nonché possedere quel coraggio
e quella decisione che derivano da una buona stima di sé.
Una persona con
tali capacità è principalmente un “Positivo”. Riuscire a comportarsi
in questo modo richiede il possesso di determinate abilità sia a
livello di pensiero sia di comportamento. Tutto ciò può aiutarci a
migliorare il nostro rapporto con gli altri e con noi stessi.
Provate a fare un gioco e confrontatevi con le seguenti
caratteristiche tipiche di una persona “assertiva”:
- Il suo
modo di pensare: è importante credere in se stessi, ogni
problema può essere affrontato e risolto nel migliore dei modi,
ognuno può commettere degli errori, l’importante è avere fiducia
nelle persone, ecc;
- L’immagine
che ha di sé: ha un’immagine positiva. Accetta se stesso
ed è pronto a difendere i propri diritti senza calpestare quelli
degli altri. Ha fiducia negli altri, sa che ci possono essere dei
problemi, ma con buona volontà si possono risolvere, ecc;
- Le
emozioni che prova: manifesta liberamente le sue emozioni
che sono di solito d’interesse, eccitazione, serenità, gioia di
vivere, benessere. È ottimista e realista allo stesso tempo, sa
essere fiducioso e riflessivo di fronte ai problemi, ha buone
capacità di gestire l’ansia, ecc;
- Le
motivazioni che lo accompagnano: è molto motivato, attivo,
tenace, passionale, ama interagire con le altre persone. È
motivato al proprio sviluppo personale nonché a correggere i
propri errori. È motivato e determinato ad assumersi le proprie
responsabilità e a far valere i propri diritti, ama fare progetti,
essere attivo e comunicare, ecc;
- I
comportamenti che adotta: è attivo nell’affrontare i
problemi, sa correre dei rischi, sa dire di no con il sorriso
sulle labbra, esprime con franchezza il proprio punto di vista e
le proprie convinzioni. Interagisce con gli altri, s’impegna nel
proprio lavoro, si assume la responsabilità dei propri errori,
ecc;
- La sua
comunicazione verbale: per esempio, “Ho preso questa
decisione, Tu cosa ne pensi?” oppure “Mi piacerebbe conoscere
anche il Tuo pensiero su questo problema”, ecc;
- La sua
comunicazione non verbale: guarda negli occhi le persone
con cui parla, mostra interesse. Con l’espressione del viso
accompagna ciò che dice e fa, i gesti sono fluenti, non è rigido,
la postura è di apertura verso l’altro. Il tono della voce è
chiaro e congruente al messaggio, ecc.
Vi siete riconosciute in qualche tratto caratteriale? Oppure avete
riconosciuto qualche persona vicina a Voi? Indipendentemente da come
sia andato il gioco, appare evidente che tutti noi vorremmo essere
degli “assertivi”. Spesso, però, le persone che ho conosciuto
chiudevano il proprio il pensiero con questa frase: “Sarebbe bello,
ma tanto non ci riuscirò mai”. Allora permettetemi di ricordarvi che
tutte Voi potete essere delle “assertive”………se solo lo vorreste
veramente. Spiego meglio il mio pensiero, invitando Emma e tutte
Voi a riflettere su queste parole: ogni individuo non è solo “quello
che ha” per i tratti ereditari che gli sono lasciati alla sua
nascita ma è anche e soprattutto “quello che è e può diventare
nel corso della vita” grazie al condizionamento ambientale continuo
e variabile: della famiglia, della scuola, dell’ambiente di lavoro e
della società in cui vive. Se tali ambienti possono condizionare
in negativo è altrettanto vero che ciò può accadere anche in
positivo (nessuno può affermare il contrario) e quindi, modificando
il proprio stile di vita si può ambire a migliorarci, riuscendo a
tirare fuori il meglio di noi da dentro per cercare di diventare più
“assertivi”.
In ogni mio articolo, direttamente o indirettamente,
faccio riferimento all'assertività. Non tanto quanto disciplina, ma
come un vero e proprio modo di vivere e di lavorare. Sono convinto
che per riuscire nella vita, oltre al credere ciecamente in se
stessi e focalizzare bene i propri obiettivi, siano assolutamente
necessarie una serie di capacità: come il saper coinvolgere le altre
persone, esprimere le proprie esigenze rispettando le opinioni degli
altri, motivare i propri collaboratori, farsi seguire dalla gente,
saper comunicare bene (è importante farsi capire), saper dire di no
con un sorriso, ecc. Tutte queste cose, potete tranquillamente
chiamarle "assertive". Possiamo quindi riassumere che essere
assertivi significa “Comunicare bene con le altre persone,
difendendo i propri diritti senza violare o calpestare quelli degli
altri”. Forse ho dato una traduzione troppo semplicistica del
concetto, ma spero di avervi fatto comprendere quanto sia importante
approfondire e sviluppare lo stile “assertivo”e quanto sia nelle
possibilità di ognuno di Voi riuscirci. Chiudo con la solita
citazione finale, questa volta di John Dryden: “Prima noi ci
formiamo delle abitudini, e poi loro formano noi”.
Vi giunga il mio
più cordiale saluto e se avete delle domande da pormi su questo o
altri argomenti particolari, scrivetemi a
giancarlo@giancarlofornei.com farò il possibile per rispondere
personalmente ad ogni mail. Alla prossima.
Luglio 2003
Giancarlo Fornei
Consulente & Formatore
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